martedì 8 gennaio 2013

Movie delirium.

Avrei bisogno di afferrare qualcuno, inchiodarlo alla sedia di un bar e gettargli addosso tutto quello che penso. 
E non 'qualcuno' a caso, qualcuno che sappia come prendermi. Che, vedendomi appoggiare la mano sotto il meno, capisca il mio disperato bisogno di farmi condurre verso uno stato d'animo migliore. Qualcuno in grado di leggere le parole che non dico, decifrarle, riscriverle su un pezzo di carta, gettarmele in faccia e screditarle impietosamente. 
Qualcuno che mi dica: "Andrà tutto bene", per parafrasare alla bene e meglio Palahniuk. 
Ma potrei rapire tutte le persone di questo mondo - conosciute, sconosciute, intraviste o invisibili ad occhio nudo - e non troverei mai nessuno capace di farlo. 
"Saper come prendere un essere umano". Buffo modo di dire. 
Evoca l'immagine di un padre che rimette in piedi il figlio appena precipitato dall'altalena. 
O di un paio di trapezisti, sospesi nel vuoto e vivi solo grazie alla loro capacità di toccarsi. 
Personalmente, l'idea è quella di una MeMelma - unta e viscosa - che, poco alla volta ma inesorabilmente, viene raccolta da un cucchiaino d'argento, riposta in frigo e pronta per una nuova vita da solido. 
Ci sono rimasta sotto, a tutte le mie manie. 
E "Rimanerci sotto" è altrettanto strana da concepire, come espressione. 
Un cane che insegue la palla da tennis e viene schiacciato dal tir di turno, (e qui mi viene in mente il bambino biondo di Pet Cemetery, sfracellato dalle ruote di un camionista intento ad ascoltare  Sheena is a punk rocker dei Ramones).
Un dodicenne che insegue un disordinato stormo di piccioni e finisce pressato contro il pavimento da una piattaforma industriuale, (già, mi riferisco a Final Destination2).
Insomma, mi si dipingono in testa un sacco di scene da Horror che non fanno paura. 
Io invece rimango sotto me stessa. Sepolta dagli strati adiposi, sepolta da una mole pantagruelica. 
Rimango sotto a un carattere osceno che non si sa mai come prendere
E anche se la mia prima necessità sarebbe essere capita, finisco col fare di tutto perché ciò non accada. 
Essere incompresi ha sempre il suo porco fascino. 
Dà l'impressione di essere in isolamento per superiorità intellettuale. Una specie di compensazione, per bilanciare la perenne inferiorità fisica. 
Questa è un'altra cosa sotto cui rimango sempre. 
L'auto-menzogna. M'illudo da sola, perché non c'è più nessuno disposto a farlo per me. Non c'è più nessuno che mi dica: "Andrà tutto bene", pur essendo palese che la guerra si avvicina e che siamo solo all'inizio della fine. 

Insomma, buonasera anche a voi. 

4 commenti:

  1. Stavo per scrivere quando ho visto che avevi pubblicato un nuovo post. Ho preferito leggerti prima. E' impressionante: mi hai praticamente tolto le parole di bocca -intendo soprattutto nell'ultima parte- le hai fatte "belle e cristalline" e le hai pubblicate.
    A questo punto non mi resta che ringraziarti.
    Ti abbraccio.

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  2. Ho cercato tanto tempo una persona che mi dicessa "va tutto bene". L'ho trovata, figurati, ho trovato uno psichiatra che mi diceva così. Poi però...però c'è un fatto. Che non è vero. Che non va tutto bene perchè i bambini rimangono spiaccicati sull'asfalto e la gente muore. E rimane schiacciata da sè stessa più spesso di quanto non credi . SOno daccordo con quasi tutto questo post, mi piace sia la prosa che il contenuto, ad eccezione di una parte. Tu non sei schiacciata dal tuo strato adiposo. sarei più daccordo se dicessi che sei schiacciata dalla forza di gravità. E lo dico non sapendo il tuo peso , per me potresti essere 100 o 20 kg, non mi interessa. Quella sorta di "superiorità intellettuale" che ti giuro CONOSCO perchè la vivo e ci sguazzo ogni giorno...è una barriera certo, ma è anche un allarme. Perchè vuol dire solitudine, vuol dire che non apri mai le orecchie completamente a un esterno. E da soli si fa poco.

    (non prenderla come critica velenosa, anzitutto perchè sarebbero parole che potrei rivolgere in primis a me)

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  3. Se c'è una cosa che ho capito è che in tutto questo siamo completamente sole. Forse qualcuno può aiutarci, ma la lotta appartiene solamente a noi.
    Nessuno è in grado di capirci veramente.
    Tranne ovviamente chi sta passando le tue stesse cose, come noi.
    Ma come facciamo noi ad aiutarti visto che non sappiamo aiutare noi stesse? Ma possiamo darti tanto sostegno, questo si <3

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  4. 'Ma potrei rapire tutte le persone di questo mondo - conosciute, sconosciute, intraviste o invisibili ad occhio nudo - e non troverei mai nessuno capace di farlo. '

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Isegoria.