lunedì 7 gennaio 2013

Cit.

Realmente, non c'è al mondo niente di più nudo di uno scheletro. 
In vita, gira doppiamente vestito, con la carne di cui si ricopre, poi, se non li ha tolti per fare un bagno o per attività più dilettevoli, coi vestiti con cui la suddetta carne ama ricoprirsi. Ridotto a quel che in realtà è, la travatura mezzo sconnessa di qualcuno che ormai da lungo tempo non esisteva più, non gli manca altro che scomparire. 
José Saramago, Le intermittenze della morte.


1 commento:

Isegoria.